Forex Time, speciale 23 settembre – Quando rialzerà i tassi la Fed?
In preparazione per la puntata speciale di lancio della nuova stagione di Forex Time, la trasmissione dedicata al mercato delle valute, abbiamo intervistato uno dei protagonisti. Insieme a Marco Bò di Alternativefinance.ch abbiamo cercato di fare il punto della situazione dopo la decisione della Fed di non rialzare i tassi di interesse.
All’indomani della decisione della Federal Reserve, qual è il tuo commento? Ora l’attenzione si sposta sulle prossime riunioni. Cosa farà Janet Yellen?
Dal punto di vista macroeconomico il non aver alzato i tassi è stata la scelta corretta in quanto già nel meeting di luglio il Fomc aveva ammesso la bassa inflazione e i rischi del rallentamento cinese. A questo punto credo che il primo rialzo avverrà nel primo trimestre del 2016.
Dobbiamo attenderci altri mesi di tira e molla su rialzo sì/rialzo no o i mercati dopo l’ultimo ‘bonus’ elargito dalla Fed sanno che l’intervallo è finito?
Sicuramente ogni meeting sarà l’occasione per creare false aspettative. Lo svantaggio di non aver alzato il costo del denaro è appunto questa incertezza che perdurerà all’avvicinarsi delle prossime riunioni.
Quanto sono seri i rischi per l’economia globale derivanti dalla frenata della Cina?
La Cina ha sicuramente aggiunto volatilità al mercato a causa del suo slowdown, tuttavia gli ultimi dati (retail sales e produzione industriale) non sono stati male e hanno aiutato a far diminuire la volatilità sull’azionario cinese favorendo i risky asset come le commodity currency aud-nzd-cad (dollaro australiano, neozelandese e canadese).
Quali fattori dovranno tenere d’occhio gli investitori nell’ultimo trimestre?
Sicuramente l’inflazione per le aspettative della Fed, lo yen come termometro per l’appetito al rischio e le materie prima (rame in primis) per la stabilità dei mercati emergenti e delle commodity currency.
La tua view sull’euro/dollaro?
Rialzista con primo obiettivo area 1,17 e secondo area 1,25. Il potenziale rialzo della Fed lo ritengo propedeutico per un indebolimento ulteriore del dollaro come dimostrato dalla relazione inversa tra il dollar index e il Fed Fund rate.
La valuta più debole e quella più forte, secondo la tua opinione, nelle condizioni attuali?
La valuta più forte del prossimo trimestre sarà a mio avviso lo yen, la più debole potrebbe essere il dollaro o la sterlina che ritengo possa sottoperformare per uno shift delle aspettative di rialzo della BoE dopo il nulla di fatto della Fed.
Su quale asset preferisci fare trading e che strategia adotti?
Il mio approccio è guidato in primis dalle dinamiche macroeconomiche e di relazioni tra le asset class principali. L’80% del mio portafoglio è composto da valute, il 20% ripartito tra bond, equity e commodity.
Il tuo orizzonte temporale preferito?
Dipende dallo strumento, ma comunque ottica weekly