Mercati: banche alla riscossa ma il quadro generale resta fragile
Riscatto delle borse europee che provano ad alzare la testa dopo i violenti cali accusati in queste prime 6 settimane dell’anno. Nonostante il balzo sia stato forte, ci vuole ben altro per scacciare i timori che hanno interessato il mercato in questo inizio d’anno. La reazione odierna, difatti, è puramente tecnica, dato che è arrivata in assenza di indicazioni macro rilevanti. Il forte ipervenduto generatosi nelle ultime sedute ha permesso un simile movimento.
Crediamo che in una simile seduta sui mercati si siano mossi diverse tipologie di operatori:
- trader di breve termine che hanno cercato di approfittare dell’ipervenduto per trarre un profitto facile;
- i ribassisti che hanno ricoperto le posizioni corte in essere;
- investitori di lungo periodo che giudicano di appeal le quotazioni particolarmente basse raggiunte da molti titoli.
È difficile in questo momento dire quanto durerà. Crediamo, però, che i cali violenti e costanti delle ultime settimane abbiano seriamente compromesso il sentiment del mercato. Pertanto le vendite potrebbero ripartire presto. Anche il cedimento di alcuni supporto tecnici importanti sembrerebbero confermare questa nostra view.
I fattori di incertezza a livello mondiale continuano a crescere, e, negli ultimi giorni, si è aggiunto a questi anche il timore sulla stabilità del sistema bancario europeo, che ha fatto vacillare i titoli di molte banche. Nonostante oggi siano proprio le banche a guidare i rialzi, l’outlook sul settore rimane molto delicato, in vista soprattutto di un taglio dei tassi della Bce, che penalizza la redditività degli istituti finanziari.
Non ha avuto particolare effetto sul mercato l’audizione di questo pomeriggio della Yellen davanti al Congresso. La numero uno della Fed è apparsa abbastanza determinata nel suo discorso, dichiarando che lo scenario è diventato molto più incerto sui mercati finanziari nelle ultime settimane.
Ha anche precisato che l’economia Usa per ora non rimane particolarmente colpita e l’inflazione rimane in rotta per raggiungere il target del 2% nel medio termine. Sul tema tassi, dopo le parole del vice presidente Fischer, anche la Yellen non ha escluso la possibilità di tassi in negativo, elemento questo che ha fatto finire sotto pressione un po’ il dollaro. L’impressione generale è che la Fed sarà molto cauta almeno sino a giugno. Pertanto sia marzo che ad aprile non dovrebbero esserci modifiche ai tassi.
Dopo aver indossato la maglia nera per diverse settimane, il Ftse Mib oggi si è guadagnato lo scettro di borsa migliore del mondo, con un balzo di oltre 5 punti percentuali. È la performance migliore dal 25 agosto scorso.
Le banche sono state le vere protagoniste. Possibili risalite potrebbero riportare le quotazioni verso area 17.800 punti. Solo un riposizionamento sopra tale livello potrebbe allontanare temporaneamente il pericolo di nuovi imminenti cali. Il supporto strategico passa a 16.000 punti e poi a 14.900.